8 settembre 1985: il Lecce al Bentegodi

il pilota italiano della Ferrari Michele Alboreto.

il pilota italiano della Ferrari Michele Alboreto.

Era una soleggiata domenica, quella dell’8 settembre 1985. I tifosi di calcio attendevano con ansia l’inizio della prima giornata di campionato della Serie A. Alla radio si parlava di cronaca nera: il mostro di Firenze aveva colpito nella notte, massacrando una coppia di francesi che si erano appartati in cerca di intimità. Ma nonostante ciò tutta l’attenzione era rivolta al ricco palinsesto sportivo che offriva quella domenica.
Oltre all’appuntamento calcistico si guardava con particolare interesse al Gran Premio di Monza: il pilota della Ferrari, Michele Alboreto, considerato il favorito, è in piena lotta per il titolo mondiale. Purtroppo le aspettitive vennero deluse al 45° giro, quando il pilota italiano fu costretto a ritirarsi a causa di un guasto al motore. Fu il pilota francese della McLaren, Alain Prost, ad aggiudicarsi il titolo mondiale, affermando la sua supremazia nel circuito di Monza. Dietro di lui, i piloti brasiliani Nelson Piquet e Ayrton Senna.
Riposte nel cassetto le speranze per gli appassionati del cavallino rampante, l’attenzione degli sportivi si rivolge sui campi della Serie A: la cenerentola Lecce è attesa al Bentegodi, dove l’Hellas Verona di mister Bagnoli è alla sua prima uscita di campionato col tricolore cucito sulla casacca. Le altre partite della giornata vedono impegnate: la Roma del tecnico Angelo Sormani impegnata a Bergamo contro l’Atalanta; il Milan del presidente Farina ospite al San Nicola contro il Bari; la Sampdoria – vincitrice dell’ultima edizione della Coppa Italia – giocherà in casa della Fiorentina; il Napoli accoglie al San Paolo il Como; la Juventus e l’Inter sono impegnate rispettivamente negli incontri casalinghi conto l’Avellino e il Pisa; Al Friuli l’Udinese affronta il Torino.

lecver22

Gli undici di partenza di Hellas Verona e Lecce al Bentegodi nella prima giornata di Serie A, stagione 1985/1986.

Nell’incontro tra Hellas Verona e Lecce viene designato come direttore di gara Rosario Lo Bello di Siracusa (39 anni), figlio del noto Concetto Lo Bello, arbitro di fama internazionale che ha smesso la sua carriera nel 1974. I campioni in carica, guidati da Osvaldo Bagnoli propongono un 3-5-2: Giuliani in porta; la linea difensiva è composta da Ferroni, Fontolan e Tricella; a centrocampo, da destra verso sinistra, Verza, Bruni Sacchetti e Volpati; sulla trequarti Antonio Di Gennaro; la coppia d’attacco è composta da Galderisi ed Elkjær. A disposizione del tecnico scaligero ci sono in panchina Spuri, Galbagini, Briegel, Vignola e Terracciano.
Il neopromosso Lecce, alla sua prima storica apparizione in serie A, è stato affidato ancora una volta nelle mani di mister Eugenio Fascetti, allenatore del miracolo. Il tecnico salentino risponde con un classico 4-3-3: Negretti tra i pali; i centrali difensivi Miceli e Miggiano sono affiancati sull’esterno dai fratelli Di Chiara; la linea di centrocampo è composta, sempre da destra verso sinistra, da Enzo, Barbas e Raise; il tridente offensivo invece è composto dall’attesissimo Franco Causio, il centravanti argentino Pedro Pablo Pasculli e l’esterno sinistro Marino Palese. In panchina ci sono Ciucci, Colombo, Nobile, Orlandi e Paciocco.
Sono le 15:00. Rosario Lo Bello e gli altri direttori di gara, impegnati rispettivi campi della serie A, fischiano il calcio d’inizio. Nei primi venti minuti di gioco non ci sono grandi novità, ma al 24° minuto si sblocca il risultato al Bentegodi: 1-0 per l’Hellas Verona. È il danese Preben Elkjær Larsen, autore dell’ultima rete della precedente edizione della serie A, che inaugura il nuovo campionato, superando Negretti con un delizioso diagonale diretto verso l’angolino basso del secondo palo. Al 32° minuto si sbloccano anche i risultati di Atalanta-Roma e Napoli-Como. A siglare per i giallorossi è il bomber Roberto Pruzzo, mentre Bruno Giordano garantisce il vantaggio dei partenopei. Al 44° arriva il raddoppio del Napoli con la marcatura dell’argentino Daniel Bertoni, mentre, neanche un minuto dopo, il gol di Michele Armenise gela il Meazza, portando in vantaggio il Pisa contro l’Inter di Castagner.

Franco Causio, nativo di Lecce, ritorna nel Salento dopo molti anni di assenza. Il suo curriculum è di tutto rispetto: Oltre al Lecce ha indossato i colori di Juventus, Inter, Udinese, Palermo, Reggina, Triestina e Sambenedettese. Conta 63 presenze e 6 gol con la nazionale italiana.

Franco Causio, nativo di Lecce, ritorna nel Salento dopo molti anni di assenza. Il suo curriculum è invidiabile: oltre al Lecce ha indossato le maglie di Juventus, Inter, Udinese, Palermo, Reggina, Triestina e Sambenedettese. Conta 63 presenze e 6 gol con la Nazionale italiana.

Nella ripresa al Bentegodi mister Fascetti sostituisce il goriziano Maurizio Raise con Totò Nobile. Intanto al 52° è la Juventus a passare in vantaggio sull’Avellino: è il nuovo acquisto Aldo Serena a firmare il proprio nome sul tabellino dei marcatori. Il centravanti bianconero è stato l’oggetto mediatico del calciomercato estivo: corteggiato dall’Inter, lascia il Torino per andare dall’altra sponda della città, presso la corte della famiglia Agnelli. Due minuti dopo la marcatura di Serena, arriva una notizia sorprendente da Verona: una galoppata di Stefano Di Chiara termina con un traversone nell’area scaligera e trova l’incornata di Nobile, che regala il momentaneo pareggio ai giallorossi. Simultaneamente arriva anche il pareggio dell’Inter con Giuseppe Bergomi. A Bagnoli il pareggio va stretto e tenta il tutto per tutto: esce Luciano Bruni ed entra il neoacquisto, proveniente dalla Juventus, Vignola. La squadra veneta aggredisce il Lecce e al 63° Antonio Di Gennaro trafigge Negretti sul primo palo con una bella coordinazione. Un gol generato dagli sviluppi di una punizione, riportando dunque l’Hellas Verona in vantaggio.
Negli ultimi venti minuti i campi della serie A si infiammano: al 75° ancora un’altra volta, da un cross di Alberto Di Chiara, nasce la rete del pareggio dei salentini: il pallone attraversa l’area arrivando sui piedi di Barbas, il quale saltando con un pallonetto la marcatura di Fontolan, offre un delizioso assist per Ricardo Paccioco (subentrato al posto di Palese), che batte Giuliani da distanza ravvicinata. Intanto “Kalle” Rummenigge attua un blitzkrieg, segnando una doppietta in due minuti per l’Inter, mentre si sbloccano anche Fiorentina e Milan: Daniele Massaro porta in vantaggio i viola al 75° contro i blucerchiati, mentre Icardi sblocca il risultato verso il 79° al San Nicola. Circa un minuto prima era stato il Como ad accorciare le distanze contro la Roma, grazie all’autogol di Raimondo Marino. A Bergamo la squadra di casa trova il gol in zona Cesarini grazie a Magrin, ma tuttavia questa rete non basta ai bergamaschi, poiché la Roma aveva raddoppiato verso il 77° col terzino Nela.
Al Bentegodi l’ultimo sussulto lo offre Franco Causio, scheggiando il palo, ma il pallone finisce tra le braccia di Giuliani. L’incontro tra Udinese e Torino finisce a reti inviolate.

RISULTATI
Atalanta – Roma 1-2 Magrin (90); Pruzzo (32), Nela (77).
Bari – Milan 0-1 Icardi (79).
Fiorentina – Sampdoria 1-0 Massaro (75).
Inter – Pisa 3-1 Bergomi (55), Rummenigge (73, 75); Armenise (44).
Juventus – Avellino 1-0 Serena (52).
Napoli – Como 2-1 Giordano (32), Bretoni (43); Marino (aut. 78).
Udinese – Torino 0-0
Verona – Lecce 2-2 Elkjær (24), Di Gennaro (63); Nobile (54), Paciocco (72).

CLASSIFICA

Fiorentina, Inter, Juventus, Milan, Napoli, Roma 2; Lecce, Torino, Udinese, Verona 1; Atalanta, Avellino, Bari, Como, Pisa, Sampdoria 0.

Author: Alessio Sacquegna

Share This Post On