Un Mondo Nuovo, il film sull’Europa di Altiero Spinelli

Domenica 23 novembre 2014 andrà in onda su Rai 1 ‘Un Mondo Nuovo’, un film dedicato ad un’importante figura della politica italiana ed europea che, purtroppo, finora non ha mai ricevuto una degna rivalutazione. Stiamo parlando di Altiero Spinelli, ovvero del padre costituente dell’idea di Europa, al quale è stato intitolato anche il nome del palazzo sede del Parlamento Europeo.

Quella di Spinelli era un’idea di Europa all’epoca quasi utopistica, “un mondo nuovo” che si poteva solo sognare e che resta tuttora ben diverso da quello attuale. È un’idea che avrebbe da insegnare sia a quei movimenti antieuropeisti che crescono a causa della crisi e della paura della gente, sia a tutti coloro che si dichiarano convinti sostenitori di “questa” Europa burocratica, così imperfetta e fallimentare.

Altiero Spinelli

Altiero Spinelli (1907 – 1986) fu influenzato fin da adolescente dalle idee socialiste del padre, ma nel 1924 si iscrisse nel Partito Comunista Italiano e si guadagnò addirittura le attenzioni del segretario Antonio Gramsci. La dittatura fascista e la situazione dei comunisti – costretti alla clandestinità – non scoraggiarono il giovane Spinelli, tanto che dovette subire anche un periodo di carcere tra il 1928 e il 1937 e, successivamente, degli anni di confino a Ponza (dal 1937 al 1939) e a Ventotene (dal 1939 al 1943). Durante il confino a Ponza (1937) venne espulso dal PCI per aver preso le distanze da Stalin e dal Comunismo Sovietico. Le sue perplessità erano inoltre considerate, dai suoi compagni, troppo liberali, “borghesi” e distanti dagli interessi del proletariato.

Durante gli anni del confino a Ventotene, Altiero conobbe importanti uomini della politica italiana (come Sandro Pertini) ed ebbe modo di accrescere il suo percorso intellettuale e politico assieme ad Ernesto Rossi, Eugenio Colorni ed Ursula Hirschmann, con i quali avrebbe scritto il “Manifesto per un’Europa Libera e Unita”, meglio noto come Manifesto di Ventotene. Un’idea quasi oscena per un’epoca di guerra, di persecuzioni e di nazionalismo imperante, tanto che molti antifascisti dell’epoca cominciarono a prendere le distanze da questi pazzi sognatori. Parafrasando Monica Frassoni (MFE):

“Pensare che un gruppo di giovani uomini in galera da anni abbiano potuto pensare a un’Europa federale nel 1941, nel mezzo della guerra che pareva essere avviata a una schiacciante vittoria di Hitler, fa davvero venire i brividi e soprattutto rende ancora più importante battersi contro gente che vuole riportare le frontiere fra la gente”.

La carriera politica di Spinelli – dopo esser stato liberato in seguito all’arresto di Benito Mussolini nel 1943 – si sarebbe incentrata d’ora in avanti sulle battaglie per un’idea di Europa unita e federata. Preso atto che la guerra si era rivelata essere una catastrofe per l’intera Europa, Spinelli sosteneva con convinzione che solo un’organizzazione federale avrebbe potuto farla rientrare da protagonista nel quadro internazionale. Proprio per questo, il 27 agosto del 1943 fondò a Milano il Movimento Federalista Europeo (MFE) e divenne poi cofondatore dell’Unione dei Federalisti Europei con lo scopo di diffondere questa idea di politica comune tra gli Stati dell’eurozona.

Il suo sogno oggi si è in parte realizzato con l’istituzione dell’Unione Europea, ma è evidente a molti che questa Europa è ancora molto imperfetta sul piano politico e federale, specie ora che la crisi economica continua a mettere in ginocchio interi Stati, accrescendo sempre più le disparità economiche e sociali tra i popoli più ricchi e quelli più poveri. Il “mondo nuovo” sognato a Ventotene è quello degli Stati Uniti d’Europa, accomunati soprattutto da una unione politica, culturale e sociale, prima che monetaria. Un sogno ancora attuale per molti, che potrebbe rivelarsi addirittura come soluzione necessaria per fronteggiare la crisi economica e per rafforzare l’Europa nel contesto mondiale.

TV: Rai 1; 'Un mondo nuovo'

Vinicio Marchioni nel ruolo di Altiero Spinelli.

Ad interpretare il ruolo di Spinelli, ci sarà un magistrale Vinicio Marchioni, volto noto della tv italiana, che ha avuto la sua ascesa cinematografica grazie alla fiction di Romanzo Criminale, nella quale interpretava il ruolo del boss più “buono” della banda della Magliana. La fiction di Romanzo Criminale, oltre ad esser stata la prima fiction italiana ad aver avuto dei riconoscimenti anche dalla critica estera, si è rivelata essere un esperimento televisivo ben riuscito, che ha saputo investire su dei giovani attori molto bravi, che all’epoca erano ancora dei semisconosciuti.

Il freddo Vinicio e i suoi colleghi della banda, nonché il loro persecutore Calcaterra (Marco Bocci), sono oggi diventati dei nomi assai richiesti dalla tv italiana. Molti di essi interpretano attualmente degli importanti ruoli in diversi film, spesso però si trovano tristemente a ricoprire proprio il loro “vecchio” ruolo di boss o di poliziotto in fiction pseudo-mafiose dalla dubbia qualità narrativa.

A differenza dei suoi colleghi, però, Vinicio Marchioni non ha incentrato la sua carriera cinematografica e teatrale nel riciclare il suo vecchio personaggio, ma ha sperimentato le sue capacità da attore immedesimandosi costantemente in nuove esperienze. Una di queste è proprio “Un Mondo Nuovo“. Alle domande di Blogo l’attore ha affermato:

“Interpretare Altiero Spinelli è una responsabilità altissima. […] perché in Italia è conosciuto abbastanza superficialmente. E perché è la storia di un uomo di altezza morale, etica, intellettuale e umana enorme. […] Mi auguro e credo che questo film possa avere un valore divulgativo.

La mia idea (sull’Europa) è che c’è ancora molto da lavorare. Gli ideali di Spinelli sono ancora universali e su quelli bisogna lavorare moltissimo. Dobbiamo lavorare per far sì che gli italiani siano più uniti, figuriamoci per unire l’Europa!”

Insomma, non ci resta che augurargli un caloroso in bocca al lupo! Anche perché il suo grande talento interpretativo e i suoi forti valori umani hanno reso di Vinicio Marchioni un grande attore italiano, forse uno dei più degni ad interpretare l’importante ruolo di Altiero Spinelli.

Author: Daniele Perrone

Dottore triennale in Ingegneria Civile. Appassionato di argomenti tecnico-scientifici, urbanistica, ambiente e politica pragmatica.

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