Gli Arid e le loro melodie

aridQuest’oggi la nostra tappa sarà Gent, una ridente cittadina di circa 250.000 anime, situata nella contea delle Fiandre, in Belgio. Essa ha un importante snodo ferroviario, e dispone anche di un porto marittimo collegato con una serie di canali al Mare del Nord. La città è celebre per aver dato i natali a Carlo V d’Asburgo, ma il nostro interesse si sposterà su una rock band poco conosciuta in Italia: infatti quest’oggi parleremo degli Arid.

La band si costituisce proprio a Gent, verso la metà degli anni novanta, per volere del chitarrista David Du Pré e del bassista Filip Ros, chiamandosi inizialmente Voltashop. Successivamente si aggregherà anche l’attuale frontman, Jasper Steverlinck, all’epoca ancora cantante dei Kaya. Nel 1996 gli Arid partecipano ad un concorso organizzato dalla rivista fiamminga Humo, dove giungono in finale. Hanno così l’opportunità di incidere il loro primo brano, inserito all’interno del cd offerto dalla stessa rivista musicale; il titolo della compilation è Humo Rock Rally, la cui etichetta è Double T, una sussidiaria della Sony. Da lì a poco il primo batterista lascia la band e viene sostituito da Steven van Havere, ex membro dei Gorki.

Due anni dopo, nel 1998, viene pubblicato il primo album della band, Little Thing of Venom, che vincerà il disco d’oro in Belgio, registrando la vendita di circa 25.000 copie, e riceverà apprezzamenti anche all’estero; A conferma di ciò nel 2000 arriva un accordo con la Columbia Records per la distribuzione del disco negli Stati Uniti e in altri Paesi occidentali. La canzone Me and My Melody rimane il loro lavoro più conosciuto dalla platea italiana, poiché venne utilizzata nello spot Enel Gas del 2003. Gli Arid cavalcano l’onda del successo fino agli inizi del nuovo millennio, partecipando anche nella compilation Glittering 2000, un album commemorativo per i 30 anni del glam rock, dove loro riprendono la canzone Killer Queen dei Queen. Nel 2002 viene pubblicato il secondo album All is Quiet Now, che si delinea molto più calmo e meno aggressivo rispetto al precedente. Seppure il disco viene mal distribuito all’infuori del Benelux, in Francia ottiene un discreto successo. Nel dicembre 2003 è la volta di Arid Live, il primo album live della band belga, dove sono raccolti i pezzi dei precedenti dischi.

Nel 2004 la band subisce una battuta d’arresto, poiché la notorietà raggiunta da Jasper Steverlinck convince il cantante ad avviare un’esperienza da solista, contribuendo inizialmente al singolo di Das Pop, Merry Xmas (War Is Over), e collaborando con Ozark Henry nell’album Dear Grass Widow.  Insieme ai fratelli Stijn e Steven Kolacny, rispettivamente direttore e pianista del coro belga di voci femminili de La Scala di Milano, riprende la canzone Life on Mars? di David Bowie, occupando la prima posizione per ben otto settimane nella singles chart belga. A questo successo segue un’altra collaborazione con gli stessi fratelli Kolacny, proponendo un’altra cover, Let Her Down Easy di Terence Trente d’Arby.

Nell’aprile 2004 esce il primo album da solista di Jasper Steverlinck, Songs for Innocence, risultando uno dei dischi maggiormente venduti nel circuito discografico olandese. Inizia così una lunga tournée, alla quale farà seguito un’edizione live in DVD, distribuita verso la fine del 2005. Conclusa la breve esperienza da solista, Jasper Steverlinck rientra nella band, e gli Arid possono ripartire attraverso una serie di concerti e la promozione del loro terzo album in studio, All Things Come in Waves, che viene ufficializzata nel gennaio 2008; A sponsorizzare l’evento è il videoclip girato per la canzone If You Go. Invece il singolo Seven Odd Years anticipa il quarto ed ultimo lavoro discografico degli AridUnder the Cold Street Lights, che viene invece rilasciato nel febbraio 2010, al quale collabora il bassista olandese Wladimir Geels, oggi membro dei Rowwen Hèze.

Nonostante la loro ultima apparizione nelle classifiche di dischi risale al 2011, anno in cui è uscito The Singles Collection, una raccolta dei loro più importanti successi, l’impianto musicale degli Arid è a dir poco suggestivo: il loro rock è soft e malinconico, avvolte tendente a melodie barocche, poiché accompagnato da archi, acustiche, elettriche e pianoforte, ma al contempo è capace di mettere in risalto le doti canore del loro frontman; Infatti Steverlinck ha un timbro vocale invidiabile, assai melodico, tanto da essere designato da diversi estimatori come il degno erede di Freddy Mercury, mentre da altri viene associato a Jeff Buckley. Tuttavia se questi paragoni potrebbero apparire piuttosto forzati, se non addirittura azzardati, è veramente difficile poter screditare questa magnifica voce, che senza alcun dubbio è uno delle più interessanti nel panorama musicale dell’ultimo ventennio.

 

Author: Alessio Sacquegna

Share This Post On